Come si partecipa, percorsi tematici

Le due scrittrici a 100 anni di distanza, hanno messo in luce le origini del patriarcato che pone la donna in condizione di inferiorità. Il progetto WooRgia rivela analogie e differenze lungo questa genealogia femminista. Partecipa al concorso nazionale Sulle vie della parità di Toponomastica femminile, coinvolgendo la tua scuola, centro culturale o università, e crea dei murali con le parole delle due intellettuali

XII Concorso nazionale ‘Sulle vie della parità‘
Toponomastica femminile

Sezione D – Sorellanze

Da Virginia Woolf a Michela Murgia: genealogie femminili attraverso il tempo

Per partecipare alla XII edizione del Concorso nazionale ‘Sulle vie della parità‘, promosso da Toponomastica femminile, in collaborazione con il Virginia Woolf Project e il progetto WooRgia (WOOlf-muRGIA) di Purple Square, è necessario, è scritto nel bando

“promuovere una consapevolezza collettiva delle importanti tematiche trattate dalle due intellettuali e autrici – attraverso una attenta e ben documentata lettura di alcuni loro testi con un possibile confronto a distanza di un secolo – lasciando un segno che sia un’occasione pubblica di studio, riflessione e interiorizzazione”.

Lo scopo è lasciare infine delle “citazioni murarie”. 

Quale luogo più ideale di una citazione di Virginia Woolf o di Michela Murgia se non una parete di una biblioteca? (immagine creata con Intelligenza artificiale)

Quale luogo più ideale di una citazione di Virginia Woolf o di Michela Murgia se non una parete di una biblioteca? (immagine creata con Intelligenza artificiale)

L’approfondimento è a libera sceltaSuggeriamo però, di seguito, alcuni spunti tematici.

I team di Virginia Woolf Project-ViWoP  e di Woorgia (Woolf-Murgia) sono a disposizione per sostenere  le/i docenti, studiose/i, i centri culturali, nella partecipazione al bando.
Per questo motivo mettiamo a disposizione qui di seguito:
1) il bando completo con la modulistica e la specifica della sezione D Sorellanze (in chiaro e in pdf, versione stampabile)
2) alcuni percorsi tematici di cittadinanza attiva con l’indicazione di possibili letture di Woolf e Murgia
3) una nutrita raccolta di scritti, audio, video, in italiano ed inglese, alcune tesi di laurea, la filmografia, relativi a Virginia Stephen Woolf; la bibliografia, il link ai podcast ‘Morgane’, alcuni estratti di interventi pubblici di Michela Murgia e i murale che le sono stati dedicati in tutta Italia in questo primo anno dalla scomparsa.

Il testo del bando del concorso Sulle vie della parità
Bando di concorso “Sulle vie della parità”
VIII Edizione – anno 2020/2021

La scadenza per l’invio dei lavori del Concorso “Sulle vie della parità” è l’8 marzo 2025

Il bando completo in pdf

La sezione D Sorellanze – WooRgia in pdf

Il modulo in PDF per compilare per la partecipazione al progetto

Il modulo in WORD/ODT per compilare per la partecipazione al progetto


Un murale dedicato a Michela Murgia con con la citazione di una sua celebre frase
Un murale dedicato a Michela Murgia con la citazione di una sua celebre frase

PERCORSI TEMATICI
di Cittadinanza attiva

Per partecipare alla XII edizione del Concorso nazionale ‘Sulle vie della parità‘, promosso da Toponomastica femminile, in collaborazione con il Virginia Woolf Project e il progetto WooRgia (Woolf-Murgia) nato all’interno del movimento Purple Square , è necessario “promuovere una consapevolezza collettiva delle importanti tematiche trattate dalle due intellettuali e autrici – attraverso una attenta e ben documentata lettura di alcuni loro testi con un possibile confronto a distanza di un secolo – lasciando un segno che sia un’occasione pubblica di studio, riflessione e interiorizzazione”.
Il tema dell’approfondimento, così come forme e modalità (testo, immagini, video e altre forme multimediali) della presentazione delle riflessioni, sono a libera scelta ; è necessario produrre la documentazione delle citazioni murali di frasi di una o di entrambe le scrittrici in luoghi pubblici, eventualmente accompagnate da un dipinto e da un Qrcode che rimanda ai materiali pubblicati (sito di ente-scuola, università. Virginia Woolf Project si impegna a pubblicare i materiali).
Suggeriamo però, di seguito, alcuni spunti tematici.


PERCORSO TEMATICO #1
Adatto per scuole medie e superiori, università
LA GUERRA, IL FASCISMO

Origine del patriarcato: entrambe le intellettuali ne svelano le radici
Patriarcato e fascismo
Patriarcato e guerra
Come contrastare patriarcato, fascismo, guerra
: il ruolo delle donne e della società civile

Letture a confronto:
Virginia Woolf: Le tre ghinee (saggio)
e/o Virginia Woolf: La stanza di Jacob (romanzo)
Michela Murgia: Istruzioni per diventare fascisti (saggio)

Virginia Woolf: Le tre ghinee
Un avvocato chiede a Virginia Woolf di fare qualcosa per prevenire il fascismo dilagante e la guerra (il secondo conflitto mondiale è ormai alle porte). Tra il 1937/38 la scrittrice inglese risponde con ‘Le tre ghinee’, ovvero i soldi che spenderebbe per le donne, non per la Patria. La guerra, spiega Woolf nella sua lucida analisi, è frutto del sistema patriarcale: “In quanto donna non ho patria. In quanto donna la mia patria è il mondo intero” – scrive Woolf suggerendo la nascita di una ‘Società delle estranee’. Per Woolf la donna aiuterà nel prevenire la guerra quando smetterà di essere ‘la donna di’ e potrà essere sé stessa, con un proprio sistema di valori, economico e di potere. Woolf, però, e qui sta la vera rivoluzione, dopo aver analizzato lucidamente la condizione di inferiorità di fatto delle donne nella società, non chiede un’emancipazione femminile attraverso la ‘parità’ tra i sessi, bensì attraverso l’affermazione, in positivo, delle donne, del loro modo di essere, diverse, estranee al patriarcato. Virginia Woolf analizza nelle note al testo anche le figure di Hitler e Mussolini, dittatori a lei coevi che stavano portando l’Europa sul baratro di una seconda guerra mondiale, dopo i disastri della prima (possibile lettura separata di ciascuno dei 3 capitoli de Le tre ghinee per classe/gruppo/studente).

Virginia Woolf: La stanza di Jacob
Il solo tema della guerra, può essere affrontato anche con la lettura de La stanza di Jacob. A differenza de Le tre ghinee, che è un saggio alquanto analitico e approfondito, La stanza di Jacob è un romanzo tramite il quale Virginia Woolf crea un nuovo modo di parlare degli effetti prodotti dalla guerra (ed in questo è rivoluzionario anche in quanto forma letteraria inedita, di rottura degli schemi), in questo caso la Prima Guerra Mondiale. Non racconti dal fronte ma, attraverso un processo di ‘dissolvenze’, il ricordo che varie persone hanno di Jacob, la cui stanza, in cui stava costruendo il suo futuro di studio, rimane vuota. “‘La stanza di Jacob’ è occasione di parlare della guerra da un punto di vista diverso – spiega Elisa Bolchi, dell’Italian Virginia Woolf Society -. Non solo il punto di vista maschile, il fronte, i soldati. Ma di parlare di ciò che ha prodotto la guerra come il vuoto del personaggio principale, che è la scomparsa di un’intera generazione, e poi portare il punto di vista della donna, della madre che mette al mondo carne da macello. E’ un modo interessante per affrontare la narrazione della Prima Guerra Mondiale nei licei”. Qui il video di approfondimento con Nadia Fusini e Elisa Bolchi e Liliana Rampello.

MIchela Murgia: Istruzioni per diventare fascisti:

Dando prova di un’incredibile capacità dialettica, Michela Murgia nel saggio ‘Istruzioni per diventare fascisti’ usa sapientemente la provocazione, il paradosso e l’ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. E ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte piú nera che alberga in ciascuno di noi. (Einaudi,)

Link disponibili:
Le tre ghinee: i concetti in 10 slide
Le tre ghinee – audiolibro

Le tre ghinee – staffetta di lettura
L’intervista a Michela Murgia sul suo nuovo libro ‘Istruzioni per diventare fascisti’ alla trasmissione Tv ‘Di martedì’, novembre 2018
Materia: storia, letteratura italiana, letteratura inglese, educazione civica, filosofia, economia, condizione delle donne, questione di genere (possibile lettura di ciascuno dei 3 capitoli delle tre ghinee per classe/gruppo)


PERCORSO TEMATICO #2
Adatto per scuole medie e superiori, università
EMANCIPAZIONE DELLA DONNA E DELLA SOCIETA’
VERSO UNA DIGNITA’ DEL FEMMINILE: DAGLI SPAZI FISICI A QUELLI INTERIORI

Femminismi a confronto a distanza di un secolo: il patriarcato vivo e vegeto
Assenza del femminile dalla storia: le donne affollate nell’ombra
Spazio fisico e mentale: la stanza tutta per sé
Il lavoro e il salario come strumenti di dignità ed emancipazione
Il lessico come strumento di parità e democrazia

Letture a confronto
Virginia Woolf: Una stanza tutta per sé (saggio)
Virginia Woolf: Phyllis e Rosamond
(racconto breve disponibile online e audio)
Michela Murgia: Stai zitta! (saggio)

Virginia Woolf e Michela Murgia su piani diversi dello spazio e del tempo convergono sulla necessità di imparare a leggere la storia attraverso i suoi vuoti che, a guardarci bene dentro, si rivelano straordinariamente affollati. Entrambe decidono di prestare la voce ad una grande assenza, quella femminile, proclamando la necessità di uno spazio, arbitrariamente riempito per secoli da altri, in cui la creatività e la libertà espressiva possano finalmente trovare voce e restituire dignità. Virginia ci lascia sostare davanti alle porte chiuse, al cospetto dei prati su cui non possiamo poggiare i piedi.
Michela ha come destinazione il lessico come strumento democratico: ognuno di noi può decidere in ogni istante quali parole usare e quali no.

Una stanza tutta per sè
Nell’ ottobre del 1928 Virginia W. fu invitata a tenere due conferenze rivolte alle studenti degli Istituti femminili dell’Università di Cambridge sul tema Le donne e il romanzo. Partendo da alcune domande “scomode”, dà vita ad un vero proprio manifesto  sulla condizione femminile di secolare esclusione e di condanna al silenzio, inflitta dalla cultura patriarcale: “La storia che omette la donna è strana, irreale e sbilenca, andrebbe riscritta perché  le donne possano figurarvi” – sottolinea Woolf.
Perché non vi è traccia della donna prima del 700? La donna non scrive e raramente tiene un diario, di lei rimangono solo una manciata di lettere. Non vi è traccia di opere teatrali o di poesie attraverso le quali formulare un giudizio su di lei. Dov‘erano le donne? Esisteva una stanza in cui ritirarsi a scrivere? E soprattutto veniva insegnato loro a scrivere? Esiste una grande disparità, e una grande ingiustizia.  Attraverso la figura esemplificativa di Judith,  immaginaria sorella di Shakespeare, altrettanto “meravigliosamente dotata” ma costretta in casa, nell’impossibilità di studiare, costretta ai lavori domestici e promessa sposa, Woolf reclama uno spazio fisico e mentale per la donna (Una stanza tutta per sé) e una sua indipendenza economica (una propria rendita, all’epoca di 500 sterline annue). Il merito riconosciuto all’opera, che diviene presto bandiera femminista, è anche il tentativo di riordinare la storia delle scrittrici, partendo da Aphra Behn, per arrivare a Jane Austen, le sorelle Brontë e finire con George Eliot.
Una stanza tutta per sé in audiolibro
Una stanza tutta per sé video rappresentazione teatrale
Nel caso si scelga questo approfondimento e questa lettura, proponiamo un approfondimento di Una stanza tutta per sé, suddiviso per capitoli.


Virginia Woolf: Phyllis e Rosamond
Nel racconto Phyllis e Rosamond’ Virginia Stephen Woolf tratta della condizione di cinque personaggi che descrive tutte femmine“un errore iniziale” di cui dovranno rammaricarsi per tutta la vita ”spesa per conto dei genitori”.
Si tratta di 5 sorelle. Due sono ‘figlie di famiglia’, condannate a sottostare alla volontà dei genitori. I salotti sono la loro “arena professionale” in cui cercare marito. Due decidono di “coltivare l’intelletto, andare all’università riuscire bene e sposare dei professori”. La quinta si sposa giovane.
Il valore universale del primo racconto che la scrittrice inglese scrisse a 24 anni, sta nel prologo. “Ognuna di noi – scrive – dovrebbe annotare i dettagli di una propria giornata; la posterità sarebbe felice di quella cronaca quanto lo saremmo noi” nel ritrovare un reperto analogo risalente, ad esempio, al 1500.
Virginia Woolf ne fa subito una questione di genere. I ritratti di questo tipo “appartengono quasi invariabilmente al sesso maschile”, mentre le donne sono marionette manovrate da fili oscuri. “Potrebbe valere la pena assumere a modello una delle tante donne affollate nell’ombra” scrive Woolf, descrivendo poi la giornata tipica trascorsa dalle cinque giovani donne il 20 giugno 1906.
Materie: letteratura, storia, inglese, educazione civica, condizione delle donne all’inizio del XX secolo.
Phyllis e Rosamond testo in italiano
Phyllis e Rosamond testo in inglese

NdA: Questo racconto ha dato spunto alla nascita del Virginia Woolf Project che si pone lo scopo di raccogliere questa eredità culturale rilanciando il compito, suggerito da Woolf, di tenere traccia delle storie delle donne, ospitando racconti o semplici diari di vita in un sito web destinato a divenire un grande affresco del ‘femminile’ di questa epoca.

Stai zitta! 

Il libro Stai Zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più è un saggio militante di Michela Murgia. Nel 2020 durante una trasmissione radiofonica su radio Capital un noto psichiatra, contraddetto da Michela Murgia su certe dichiarazioni sessiste, invece di tirare fuori argomenti a sostegno della sua posizione ha pensato bene di urlare: “Zitta! Zitta! Zitta e ascolta!”. Cosa sta dicendo questo Stai zitta? Come ben delinea Murgia nel saggio, declina gli aspetti più rilevanti del sistema patriarcale che ci precede e ci attraversa tutti e tutte. Stai zitta è un Tu non puoi, tu come osi, tu non puoi passeggiare sull’erba (come Virginia Woolf all’università che allora era ‘per soli uomini’, ndr), tu non puoi addentrarti dove solo agli uomini è concesso di andare. Il patriarcato prima zittisce e poi cerca di rimetterti al tuo posto, il vialetto (e non il prato). Esercita la forza a tutti i suoi livelli ma solo in quello più basso la forza prende la forma della violenza. Anche verbale. La cultura maschilista è il fondamento della violenza contro la soggettività delle donne: “Il linguaggio è un’infrastruttura culturale che riproduce rapporti di potere.” La stessa Michela Murgia rispondendo alle domande in una intervista circa l’utilità di un testo simile, risponde ironicamente che spera che il libro in questione venga usato dalle stesse donne come arma di difesa, come un corpo contundente. Stai Zitta racconta delle parole ingiustamente rivolte alle donne per il solo fatto di appartenere biologicamente al sesso femminile. Parla della conseguente morte del linguaggio che privando di spazi espressivi finisce per limitare la possibilità di essere alle donne di essere pienamente loro stesse. Attraverso il linguaggio passano non solo i pregiudizi radicati ma anche piccole morti quotidiane perché ogni dislivello nei diritti ha il proprio impianto verbale che lo giustifica e lo sostiene.
Nel caso si scelga questo spunto tematico, ecco un ulteriore approfondimento per capitoli di Stai zitta

materiale multimediale

Materie: educazione civica, scienze sociali, filosofia, economia, letteratura, letteratura inglese, storia, condizione della donna


PERCORSO TEMATICO #3
Adatto per scuole medie e superiori, università
PROFESSIONI PER LE DONNE

Accesso al lavoro per la dignità
Ostacoli per la donna: Angelo del focolare e l’essere incarnata
Morgane: donne non convenzionali raccontante per iscritto e nei podcast

Letture a confronto
Virginia Woolf: Professioni per le donne 
(breve saggio disponibile online)
Michela Murgia: Morgane (due saggi, ricca serie di podcast)

Professioni per le donne 
“Professioni per le donne” è una versione abbreviata di un discorso che Virginia Woolf tiene nel 1931 in una sezione della National Society for Women’s Service, un’organizzazione femminista britannica, impegnata sul fronte della lotta per i diritti alle donne. Pubblicate postumo nella raccolta The Death of the Moth and Other Essays, queste brevi pagine contengono una riflessione appassionata sull’accesso delle donne alle professioni (anticipo lucido dell’amara intuizione di Simone De Beauvoir che ne “Il secondo sesso” affermerà che l’emancipazione delle donne nell’età moderna, non accompagnata dall’accesso al lavoro, è stata “per niente”). Come è tipico di Woolf, il sistema dell’oppressione femminile è filtrato attraverso la sua esperienza personale e si concentra su due ostacoli che rischiano spesso di passare in sordina nelle analisi socio-economiche: il fantasma dell’angelo del focolare (e cioè la pressione del ruolo di cura che la cultura patriarcale attribuisce solo alla madre e di subalternità rispetto all’uomo) e la difficoltà, ancora più sottile e difficile da fronteggiare, di sentirsi “incarnata”.
Woolf richiama alla necessità di indagare senza sosta ostacoli e fantasmi all’accesso alle professioni e di analizzare i fini della lotta: […] Anche quando formalmente la strada è aperta, quando niente impedisce a una donna di diventare medico, avvocato, pubblico funzionario, su quella strada si levano, credo, molti fantasmi e molti ostacoli. Analizzarli e definirli è a mio avviso di grande valore e importanza; perché solo così il travaglio è condiviso, le difficoltà si risolvono. Ma oltre a questo, è necessario anche analizzare i fini e gli scopi per cui lottiamo, per cui combattiamo contro questi formidabili ostacoli. Quei fini non possono essere dati per scontati; vanno costantemente rimessi in discussione e analizzati. 
Il tema della necessità dell’indipendenza economica che anima il saggio “Una stanza tutta per sé” è ribadito in chiusa, ma non come obiettivo ultimo, bensì come punto di partenza.
Guadagnate le vostre cinquecento sterline l’anno. Ma questa libertà è solo un inizio, la stanza è vostra, ma è ancora spoglia. Bisogna ammobiliarla, bisogna dipingerla; bisogna condividerla. Come intendete ammobiliarla, come intendete dipingerla? Con chi intendete dividerla, e a quali condizioni? Sono domande che risuonano ancora.
Il breve saggio Professioni per le donne

Michela Murgia: Morgane
Morgane è una raccolta scritta in due volumi (il terzo è in uscita), editi da Mondadori, delle storie che Michela Murgia e Chiara Tagliaferri hanno scritto e raccontato a partire dal 2018 per un podcast dallo stesso titolo. Il nome parla già: la Morgana del titolo è la maga (o fata) della saga di Artù, protagonista del best seller “Le nebbie di Avalon” ed assurta dalle due scrittrici a simbolo di rottura della regola: Morgana è chiunque, donna, uomo o altro, che decida di vivere senza porre freno alla propria libertà. Costi quello che costi: solitudine, condanne, rifiuti, perdite inclusi. Morgana è chi prende le distanze dalle regole acquisite per seguire quelle della propria natura. Morgana è chi non vuole carte d’identità imposte da altri, ma rivendica il diritto di essere solo se stesso. Morgana la maggior parte delle volte significa anche strano, difficile, non convenzionale, rivoluzionario, misterioso […]. Morgana scrive la propria storia perché non vuole che altri mettano i punti nei punti sbagliati. 
Dentro Morgana Tagliaferri e Murgia colgono il suggerimento di Woolf: raccontano di come donne del passato e del presente hanno guadagnato rendite e stanze e di come le hanno ammobiliate, dipinte, condivise. Ma raccontano anche degli ostacoli che le donne continuano a trovare sul loro percorso, frutto della persistenza dei fantasmi che già nel 1931 Woolf chiamava “l’angelo del focolare” e le “esperienze del corpo”. 
Ci sono ancora modi “giusti” o “sbagliati” di essere artiste, professioniste, politiche, atlete, donne che fanno figli e donne che scelgono di non farli. Ci sono persino modi “giusti” e modi “sbagliati” di essere femministe. 
Nel caso si scelga questo approfondimento e questa lettura e/o podcast, ecco qui l’approfondimento sulle figure femminili ‘Morgane’ di Michela Murgia raccontate nei due volumi.

Il podcast Morgane, con le sue 3 stagioni, contiene tantissime altre storie, ciascuna delle quali può essere messa in relazione al testo di Woolf, con un focus su ostacoli, fantasmi, scopi che ciascuna delle donne-morgane raccontate dalle autrici (tra cui figura Murgia stessa, scomparsa il 10 agosto del 2023) ha affrontato e assunto durante la propria avventura umana e professionale.
Il podcast Morgane su Spotify

Materie: educazione civica, lingua e letteratura italiana, storia, lingua e letteratura inglese, filosofia, economia, educazione motoria, storia della moda, storia dell’arte, storia della musica, religione


TUTTO SU VIRGINIA WOOLF
Scorrendo qui trovi:
Testi in italiano e inglese, audiolibri, video-lezioni, studi
utili per partecipare alla sezione ‘Sorellanze’ del
concorso nazionale ‘Sulle vie della Parità’


Il racconto ‘Phyllis e Rosamond’ che ha ispirato
il Virginia Woolf Project:
raccogli l’eredità di Virginia

e fai uscire le donne dall’ombra
read Phyllis anf Rosamond

InPhyllis e Rosamond ’Virginia Woolf tratta della condizione di cinque personaggi che descrive tutte femmine: “un errore iniziale” di cui dovranno rammaricarsi per tutta la vita ”spesa per conto dei genitori”.
Leggi il testo in italiano


Un murale in un contesto urbano con una citazione di Virginia Woolf (immagine elaborata da Ai)
Un murale in un contesto urbano con una citazione di Virginia Woolf (immagine elaborata da Ai)

Il precedente concorso di Toponomastica femminile con una sezione dedicata a ViWoP,
ha portato all‘intitolazione a Virginia Woolf di diverse aule in scuole e atenei
in tutta Italia , dalla Lombardia alla Calabria,
e di una strada a Torino,
un Giardino a Bologna,
una Passeggiata a Lodi

Passeggiata Virginia Woolf a Lodi
La Passeggiata dedicata a Virginia Woolf a Lodi: la scrittrice amava raccogliere i pensieri a zonzo per la campagna inglese
Giardino Virginia Woolf _Bologna
Il cartello del Giardino Virginia Woolf a Bologna, ottenuto grazie al concorso Tf e al lavoro delle scuole, dell’Ist. Parri e di ViWoP

Michela Murgia è morta
prematuramente il 10 agosto 2023
Finora le sono stati dedicati
alcuni murali a Roma, Milano, Napoli, Bologna,
a Cabras (Sardegna) sua città Natale,
e delle sale all’Università di Siena,
nella Biblioteca di Castelnuovo
e al centro civico Municipio 8 di Milano


Ascolta Una stanza tutta per sé in audiolibro o guarda la versione teatrale Una stanza tutta per sé - spettacolo teatrale - Virginia Woolf Project

La copertina del Podcast Morgana di Michela Murgia Ascolta il Podcast Morgane (link su Spotify)


Virginia Woolf: La filmografia completa
Narrare di Virginia Woolf e delle sue opere
attraverso film, musiche, documentari,
in italiano e in inglese. O ascoltando la sua voce.
The Hours, che è valso un Oscar come migliore attrice a Nicole Kidman nei panni della scrittrice inglese (anche le altre due protagoniste, Meryl Streep e Julianne Moore, hanno ottenuto importanti riconoscimenti; tutte e tre sono state premiate con l’Orso d’argento per la migliore attrice al Festival internazionale del cinema di Berlino.), ha avuto un successo mondiale. Tra i film più celebri tratti dai romanzi di Virginia Woolf ci sono Vita e Virginia, Orlando e La signora Dalloway.


All Virginia Woolf’s books, letters,
diaries in original language

How to be a fascist, la versione inglese edita da Penguin Putnam Inc. di Istruzioni per diventare fascisti di Virginia Murgia


La-suggestione-di-un-murale-urbano-con-Virginia-Woolf-e-una-delle-sue-citazioni-piu-celebri-(immagine-generata con Ai)
La suggestione di un murale urbano con Virginia Woolf e una delle sue citazioni più celebri (immagine generata con Ai)

Segui il canale Sorellanze Woorgia Toponomastica relativo al concorso su Telegram! Potrai essere in contatto diretto con le curatrici del progetto WooRgia, chiedere informazioni, visionare aggiornamenti e confrontarti eventualmente con altre docenti.
Segui la campagna social del Progetto Woorgia Sorellanze con Purple Square e Virginia Woolf Project su Instagram


Virginia Woolf Project – ViWoP, chi siamo e cosa facciamo

Virginia Woolf Project – ViWoP, che è nata con lo scopo di raccogliere l’eredità di Virginia Woolf, dando voce alle donne e rilanciando la figura della scrittrice inglese, ha già promosso con l’associazione nazionale Toponomastica femminile una sezione del concorso ‘Sulle vie della parità’,  LINK DA CAMBIARE) con l’obiettivo di portare scuole ed atenei ad approfondire la figura e gli scritti di Virginia Woolf, divenuti punti di riferimento imprescindibili per il femminismo oltre che per la letteratura, e a promuovere (anche di concerto con altri enti), l’intitolazione di strade, aule, luoghi di cultura alla scrittrice inglese. L’esito è stato davvero positivo: 2 capoluoghi di regione come Bologna e Torino e 1 capoluogo di provincia come Lodi hanno intitolato strade, parchi e passeggiate alla intellettuale inglese, mentre scuole e università le hanno dedicato aule magne e sale.
Ora un’altra novità: Toponomastica femminile ha dedicato una nuova sezione, ‘Sorellanze’ del concorso al confronto tra Woolf e Murgia a distanza di un secolo. ViWoP ne è felicissima ed è a disposizione delle scuole che intendano aderire.

Associazione Toponomastica femminile concorso
Sulle vie della parità

L’associazione Toponomastica femminile si pone, col concorso Sulle vie della parità, tre obiettivi fondamentali:
– dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici;
– diffondere l’uso di un linguaggio non sessista;
– promuovere percorsi educativo-didattici volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società.
Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, il concorso è finalizzato a riscoprire e valorizzare, attraverso percorsi spaziali e temporali, fisici, ludici, artistici e narrativi, il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società.
o della scrittrice e/o sui suoi libri, nonché documenti ufficiali sulla richiesta dell’intitolazione e dell’eventuale delibera o cerimonia. I migliori lavori saranno pubblicati sulla rivista Vitamine vaganti (www.vitaminevaganti.com) e sul sito ViWoP.

Progetto WooRgia
di Purple Square
chi siamo e cosa facciamo

Cos’è il Progetto WooRgia
Il progetto WooRgia’ (acronimo di Woolf e Murgia) nasce dalla volontà di mettere in parallelismo le
tematiche delle questioni di genere e di femminismo di due grandi intellettuali, Woolf e Murgia, che a distanza di 100 anni dialogano ancora tra loro.
Il progetto Woorgia consiste in uno studio costante e in una rielaborazione di parallelismo tra le tematiche e testi delle due intellettuali, il cui fine è generare dibattito e riflessione.
Che obiettivi ha Woorgia.
Woorgia intende presidiare i luoghi del sapere, ricordare che appartengono a tuttƏ, vivendoli. Crede e quindi promuove una forma di Attivismo Culturale, ritenendo questo processo indispensabile per innescare
riflessioni necessarie ad educare spiriti critici.
Il Progetto Woorgia è nato all’interno del movimento Purple Square, nato all’indomani della scomparsa di Michela Murgia, il 10 agosto 2023.


La campagna stampa
Il comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa (release settembre 2024 )
Il comunicato per i centri culturali (release settembre 2024)

Dicono di noi, tra gli altri:
La Stampa_09.09.2024
Luce_La Nazione_06.06.2024


Approfondimento di Una stanza tutta per sé

Cap.1
BUONE DOMANDE. Woolf dà inizio alla propria riflessione a partire da alcune domande, domande scomode perché riveleranno sul nascere molti risvolti negativi intrinsecamente legati alla donna. Elenco di domande che Virginia si pone: Pag.4-5 (edizione Einaudi).
LASCITO. Woolf sente il bisogno di avvisarci rispetto alla narrazione che si appresta a fare, potrebbe (e così sarà) contenere più verità che fatti. Queste porzioni di verità vogliono essere un lascito per le donne di ieri, oggi e di domani.
DISOBBEDIENZA. Le dinamiche per cui Virginia si muoverà nello spazio interiore, mentale, ed esteriore, luoghi  farà i conti con puntuali infrazioni e necessità di rottura con gli schemi, di creatività e pensiero divergente, di disobbedienza insomma. Pag. 36 (Ed. Feltrinelli).
Cap.2
PATRIARCATO. Identikit Professor X, Uomini che parlano e scrivono di donne. Pag. 60-61- 63. (Ed. Einaudi)
DONNA SPECCHIO/figura uomo ingrandita. Pag. 73.
IDENTIKIT DONNA. La soppressione del proprio talento come la morte, fa lavori che non le corrispondono, non ha rendita. Visibilità, invisibilità, anonimato (mancanza di legittimazione: donna, specchio,mancanza di autorevolezza, risvolti negativi mascolinità /donna specchio Pag 75.
Cap. 3
ASSENZA DELLA DONNA NELLA STORIA DELLA LETTERATURA. Storia della sorella di Shakespeare
Cap.4
STORIA DELLE SCRITTRICI. Da Aphra Behn, per arrivare a Jane Austen, dallle sorelle Brontë a  finire con George Eliot
Cap.5
LA STANZA. Punto di osservazione femminilità come forza creativa.
DONNE CANCELLATE DALLA STORIA. Donne mai citate, più che dimenticate.
DIRITTO DI CRITICA VERSO L’ALTRO SESSO. Come riappropriarsi di una visione autentica.
RICHIAMO ALLE DONNE DEL FUTURO.Pag.187 Ed. Einaudi
RICHIAMO AL CORAGGIO CHE SERVE A TUTTE LE DONNE. (commovente) ultima pag. del cap.5.


Approfondimento figure femminili Morgane di Michela Murgia

MOANA POZZI Accusata di essere una donna oggetto, è al contrario colei che nessuno è riuscito a possedere veramente. Delle pulsioni ha scelto di fare un mestiere, in un’Italia disposta ad accettare solo donne sante. Ma a lei non interessa altro che ardere di passione, “essere eterna, non finire mai”.

CATERINA DA SIENA Guidata da una fede originaria, quasi primitiva, è una donna che a metà del Trecento si siede accanto a capi di stato e di anime, senza paura di parlare, di influenzare, di guidare.
GRACE JONES La pantera dall’energia feroce, capace di trasformare tutta la paura avuta nell’infanzia in uno show ad alta tensione che scaglia come un anatema sul suo pubblico. Che canti, balli, sfili o reciti, lei spiazza ruggendo la propria integrità.
SORELLE BRONTË Pioniere inconsapevoli, dalla provincia contadina più estrema sono capaci di scardinare tutti i confini in cui la donna è stata relegata, influenzando generazioni e generazioni di scrittori e scrittrici. Non si accontentano di osservare il mondo, vogliono farne furore e poesia.
MOIRA ORFEI La regina del circo, nata in una carovana e nomade nell’animo, donna monumentale capace di usare la femminilità più canonica in esibizioni esplosive, nello show e non solo.
TONYA HARDING L’atleta del magico triplo axel, capace di passare dai miracoli di equilibrio e controllo sulla pista di ghiaccio alle rovinose cadute nella vita. Icaro del pattinaggio artistico, è andata troppo lontano fino a bruciarsi. Una donna che impara ad amarsi molto tardi, ma per fortuna non troppo tardi.
MARINA ABRAMOVIĆ
 Fa dell’inquietudine la materia prima del proprio lavoro, una guerriera sopravvissuta a conflitti che hanno lasciato cicatrici e ferite da cui entra la luce e la bellezza dell’arte. Non ha mai paura di distruggere e distruggersi perché solo così, ne è convinta, si può trascendere il tempo.
SHIRLEY TEMPLE Enfant prodige plasmata per incarnare un’infanzia irreale a misura di adulto. Bambina senza infanzia che solo da grande inizia a ringiovanire, in bilico tra i sogni da cinema e una realtà senza riccioli d’oro.
VIVIENNE WESTWOOD La stilista anarchica che con i tagli sui suoi vestiti prova a squarciare il buoncostume. La donna sui tacchi alti, quella che nel dubbio “è sempre meglio esagerare”, diventata un classico senza mai smettere di essere avanguardia.
ZAHA HADID L’architetta “nata per superare costantemente le frontiere”. 
Dove gli altri vedono progetti impossibili lei vede concetti, forme e nuovi angoli di espressione. Come Jules Verne, immagina qualcosa che non esiste, ma esisterà. 
Una donna convinta che l’unica rivoluzione sia la dimostrazione del proprio talento.
Il secondo volume, dal titolo Morgana, L’uomo ricco sono io contiene le storie di:
Oprah Winfrey, Nadia Comăneci, Francesca Sanna Sulis, J.K. Rowling, Helena Rubinstein, Angela Merkel, Madame Clicquot, Beyoncé, Chiara Lubich e Asia Argento.


Approfondimento tematico Stai zitta

C
ap.1 Stai zitta: aree semantiche che definiscono una donna sono quasi sempre denigratorie;
concezione della donna casta e pura di cui parla V.W. è in relazione alla possibilità di parola per le donne sia in termini di presenza che di opportunità;
Il silenzio femminile e le sue origini religiose.

Virginia ricollega l’autorevolezza maschile all’aver avuto accesso all’istruzione centinaia di anni prima delle donne e Michela le risponde “Il risultato è che la sproporzione nella possibilità di parola tra i sessi ha educato per decenni  ad associare l’autorevolezza ad un uomo”.
Cap. 3 Come hai detto che ti chiami? : la delegittimazione delle voci femminili dal panorama della letteratura denunciato da Virginia woolf si traduce nell’uso del nome proprio; In Italia per le donne è impossibile riuscire a farsi chiamare col cognome o con il titolo professionale. Il cognome è troppo legittimante; applicare il titolo al cognome; alcuni esempi:  Le ragazze; Signora/Signorina/Lady/Regina.
Cap.4 Brava e pure mamma! : Donna specchio corrispettivo della Woolf, pregiudizi sessisti; mammizzazione; le soft skill (donna essere relazionale e uomo essere razionale).


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