In una poesia impressionista Eleonora Tarabella evoca le fobie che attanagliavano la mente della scrittrice, l’attimo in cui non riemerse, quelle pietre intascate, simbolo della volontà suicida, ma anche del segno indelebile lasciatoci in eredità dall’intellettuale femminista e pacifista.
River Ouse
Passeggio su impronte di voci
che pazze cantarono in greco.
La riva ora veglia
nitriti di sole.
Nel tempo che accoglie,
quell’attimo d’onda sparita,
intasco le amate parole
dal taglio di pietra più viva.
Risuonano ancora di te.
Eleonora Tarabella
Come e quando è morta Virgina Woolf
Col procedere della Seconda guerra mondiale le fobie che attanagliavano Virginia Woolf e che l’avevano già spinta a tentare il suicidio, aumentarono. Il 28 marzo del 1941, all’età di 59 anni, Virgina si riempì le tasche di sassi e si lasciò annegare nel fiume Ouse nei pressi di Rodmell, nel Sussex, non lontano da Monk’s House, la casa dove abitava.