Matrimonio di convenienza in ‘Chi tace, non ti ama’ di Stefania De Martino: cassiera in nero, incinta, con un padre “che non è mai stato vivo”. Italia, 2006

20 giugno 2006
Ore 8 sono già sveglia da un pezzo, soffro di insonnia da quando ho 12 anni e oggi ne ho 20, ma me ne sento perlomeno il doppio. Ho gli occhi spenti e il cuore pieno di speranza. È bello essere in ferie.
Ore 9, devo entrare sotto la doccia, devo lavarmi e togliermi di dosso ogni dubbio, a volte fare la cosa giusta ti accomoda la vita. Fare la doccia alle 9 è un lusso, devo stare alle 7 al supermercato dal lunedi al lunedì, se ci penso mi rovino anche la giornata di oggi. Ma oggi non voglio pensare a niente solo a me.

Sembro una donna

Ore 10, bello farsi coccolare, guardare, vedere gli altri che si prendono cura di te. Mi guardo allo specchio e non sembro io, o meglio non sono io. Non ho occhiaie, stanchezza, tristezza e delusione. Sembro, sono una donna, forse oggi lo sono.
Ore 11. “Sto andando. Se vuoi vengo da te” nessuna risposta, il mio messaggio è letto ma non ha risposta. Chi tace acconsente. Chi tace, non ti ama.
Ore 12: esco da casa, sono sotto al braccio di mio fratello, sembra emozionato, più per sé che per me, mio padre non può accompagnarmi, mio padre non esiste più nella mia vita, in quella di mio fratello e in quella di mia madre. Forse è morto, forse non è stato mai vivo per noi. Mi sento bella, mi sento sola. Sto facendo la cosa giusta per me, per la mia famiglia, per lui.
Ore 13.30. Ho detto sì, quel sì che si dice una sola volta, non lo amo, ma è un bravo ragazzo, ha 25 anni, mi vuole bene, gestisce un ristorante con i genitori, io forse smetterò di lavorare 12 ore al giorno a nero, senza busta paga e senza diritti. Sono tutti in festa, mia madre mangia, ride e sembra che canti. I miei parenti sono tutti allegri. La mia amica del cuore mi guarda, è serena, come quando gli ho detto, sono incinta, mi sposo, il figlio è di un altro.

La festa è finita

Ore 20. La festa è finita, ho tolto il vestito, il trucco, sono in albergo, ho ricevuto tanti complimenti. Sono stata sempre bella, anche a 12 anni, quando mio padre andò via quella notte e picchió tutti, prima me, mio fratello e mia madre, quella sera sembrava impazzito. Mi ruppe il naso e a mia madre il timpano. Chissà come sarebbe stato il mio matrimonio se avessi avuto un altro padre, un’ altra vita. Se avessi potuto scegliere cosa studiare, che lavoro fare, chi amare.
Ore 21.30. “Vieni da me, non è tardi, ti aspetto al solito posto” la risposta è arrivata. Il messaggio io lo aspettavo.
Ore 22.00. Si può fingere un giorno ma non tutta una vita. Io vado, mi aspetta, non è la cosa giusta ma è la cosa più bella che io abbia fatto. Vado da chi amo e questa è la verità.


Stefania De Martino, 49 anni, di Salerno, avvocata esperta di diritto di genere e di famiglia, con esperienza ventennale nei Centri Antiviolenza. Oggi è coordinatrice di un Cav. Ha pubblicato il libro ‘A mani nude‘. La passione per il giornalismo, soprattutto televisivo, l’ha portata a ideare e condurre un programma dal titolo TG Donna, con notizie e rubriche di genere. Organizza e partecipa ad eventi sulle violenza di genere e collabora al tavolo di lavoro della Consigliera di parità di Salerno sulle discriminazioni nel mondo del lavoro.


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