Per i 140 anni dalla nascita della scrittrice, pubblichiamo la nuova rubrica ‘W Virginia’ curata dalla bibliofila Noemi Veneziani che legge per noi il ritratto inedito tratto da “La mia vita con Virginia” di Leonard Woolf

25 gennaio 1882 nasce Virginia Woolf

Oggi, 25 gennaio, è un giorno di rinascita, non solo perché ricorre il 140esimo compleanno della scrittrice ma anche perché, oggi, il mio Progetto Woolf torna a prendere vita senza pretese di osservare una rigida scadenza ma con la speranza di continuare a risvegliare in tutti e tutte voi un po’ di curiosità circa l’opera di Woolf e di coloro che hanno fatto in qualche modo parte del suo mondo.

«Si scrive in solitudine. Le parole fanno un suono “interno”,
non escono in superficie fino a che qualcun altro non le legge.»
Michele Serra – Sull’editoria

Solitudine; è questa la parola che ha risvegliato la mia attenzione circa un progetto portato avanti a singhiozzo fino al mese di marzo 2021, periodo durante cui avevo organizzato un appuntamento al giorno con i lettori per mezzo di citazioni, immagini e articoli volti alla diffusione e alla celebrazione del pensiero della mia amata Virginia Woolf morta suicida proprio il 31 marzo 1941.

Il Progetto Woolf, così avevo deciso di nominarlo quando mi è stato chiesto di riassumerne gli intenti dalla Italian Virginia Woolf Society che ha poi deciso di inserirmi all’interno del bollettino annuale riservato ai soci, aveva come intento quello di diffondere il pensiero e le opere di Woolf attraverso i social media.

Ciò detto, ecco che un altro vocabolo della citazione riportata in apertura ha sollevato la mia attenzione: superficie. Riportare in superficie dei pensieri e dare a essi forma perché qualcun altro li possa leggere e dare loro un senso, dare loro respiro.

Il 2021 è stato un anno carico di emozioni, tante, forse troppe, arrivate tutte con un ritmo piuttosto ferrato e che mi ha impedito di concentrare la mente su questioni che esulassero strettamente dal lavoro e dalla famiglia che, nel frattempo, si è allargata.

Le mie letture e lo studio della materia woolfiana, che portavo avanti da ormai più di un anno, sono stati accantonati per tentare di lasciare spazio alla solitudine, appunto, e alla riflessione circa le scelte di vita che, poco alla volta, ho dovuto prendere.

25 gennaio 1882 nasce Virginia Woolf, 25 gennaio 2022 nasce ‘W Virginia’

W Virginia Virginia Woolf ProjectA proposito del mondo in cui noi esseri umani ci troviamo ad abitare, credo che anche il titolo che ho voluto dare a questo contenitore, W Virginia, meriti di essere spiegato.

Aprire una finestra sul mondo e avere il coraggio di osservare in cosa consiste la realtà che ci circonda così come faceva Woolf, sedersi alla finestra o camminare senza meta per le strade della sua Londra, al solo scopo di osservare la vita svolgersi tutt’intorno per coglierne fino alla più piccola sfumatura; la stessa che poi sarebbe miracolosamente riuscita a racchiudere in una frase fissando per sempre quella sensazione. Perciò è proprio il caso di acclamare a gran voce “W Virginia!”.

Ed è esattamente questa capacità di visione e comprensione del mondo ad avermi sempre affascinato al punto da arrivare a leggere e rileggere romanzi e racconti attenta a cogliere una sfumatura sfuggita in precedenza.

Dopo queste prime esperienze di lettura woolfiane, le parole sono diventate per me ossigeno senza cui non potrei mai sopravvivere, sono la mia casa, il mezzo che mi permette di esprimere ciò che i sensi riescono a captare all’esterno del mio corpo.

25 gennaio 1882: buon compleanno Virginia!

A proposito di parole, voglio salutarvi con una citazione di Concita De Gregorio, la quale, in un breve scritto intitolato È una questione di cura, ricorda le parole di uno degli editor più straordinari che la cultura italiana abbia avuto, Severino Cesari.

«Le parole non muoiono, e quando sono esatte non sbagliano, tornano e tornano a dire cose sempre diverse […]
Le parole ci guardano. Costruiscono il mondo in cui viviamo, ce lo offrono per andarci ad abitare.»

Non avrei potuto individuare una frase più azzeccata per farmi da guida nella scelta di un brano da leggere nel giorno del compleanno della mia amata Virginia ricordata dal marito, Leonard Woolf, ne La mia vita con Virginia pubblicato da Lindau nell’aprile 2019, con parole dolci e attente, scelte accuratamente perché potessero dare al lettore un’immagine vivida e precisa di una persona fuori dal comune.

Nel podcast realizzato per l’occasione ho dunque voluto regalarvi le parole di un uomo dedicate a una donna davvero straordinaria, capace di «staccarsi da terra» e di condurre i propri interlocutori in luoghi lontani descritti solo come la mente di un genio sarebbe stata in grado di partorire; «Virginia era una conversatrice straordinariamente divertente», così la ricorda il marito e così mi piace poterla immaginare nel giorno del suo 140esimo compleanno. 


Altri articoli e audioletture di Noemi Veneziani su Virginia Woolf Project:

La collezionista di Woolf
Il mosaico della vita

Stare come “in un acino d’uva”


Noemi Veneziani (1991), editor e content creator per una piccola casa editrice piacentina, da anni si dedica a collezionare libri, specie se usati. Oltre a trascorrere gran parte della giornata con la testa rintanata nei libri, per piacere e per lavoro, durante il tempo libero che riesce a ritagliarsi tra un impegno e l’altro, da un paio di anni a questa parte, si dedica allo studio e alla divulgazione delle opere di Virginia Woolf producendo articoli apparsi su riviste di settore [Kew Gardens: oltre il racconto per la Biblioteca di via Senato, Dietro lo specchio di Virginia Woolf  per Nova Charta Editori], conducendo un breve seminario intitolato Virginia Woolf sotto la lente del bibliofilo. Prime edizioni e curiosità riservato ai membri dell’Aldus Club – Associazione Internazionale di Bibliofilia – e partecipando con alcuni contenuti multimediali, letture di due brevi brani tratti da Momenti di essere edito da Ponte alle Grazie a cura di Liliana Rampello, al Virginia Woolf Project. Nel gennaio 2020, in occasione dell’ultima edizione del Salone della Cultura di Milano, è stata relatrice alla conferenza Donne bibliofile: una passione in crescita – accanto a Chiara Nicolini (Capo Dipartimento Libri della Pandolfi Casa d’Aste), Laura Bartoli (esperta e traduttrice di Charles Dickens) e Cristina Balbiano d’Aramengo (restauratrice e legatrice di libri). In qualità di bibliofila, per il blog di Maremagnum.com, ha scritto diversi articoli tematici e, nel 2021, ha curato una rubrica dedicata alle donne – Spazio alle donne: fare cultura nel XXI secolo – tra le quali compaiono i nomi di Elisa Bolchi e Liliana Rampello.
Dello stesso anno è la pubblicazione, sempre in collaborazione con Maremagnum.com, del saggio breve dedicato a svelare quale tra Collodi, Guareschi ed Eco, è l’autore italiano più tradotto all’estero: Qual è il libro italiano più tradotto al mondo?

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